Principalmente è un unione di descrizioni di esperimenti fatti e riflessioni su di essi.
Concetto: abbiamo timore di perdere denaro e le scelte sono influenzate da questo pensiero.
Il libro inizia con la storia di un atto eclatante, l’aver bruciato dei soldi.
Quanto il denaro può essere un incentivo a donare il sangue (riflessione etica), a lavorare, a fare raccolte per beneficienza.
Il contante lo vediamo diversamente da assegni carte, perdita quando paghiamo in contanti, per risparmiare usare i contanti.
Abbiamo una serie di borsellini mentali per le spese.
Denaro visto in maniera grafica, uso di banconote o monete dello stesso valore, influenza come spendiamo il denaro.
Venditore valuta più un oggetto in proprio possesso, di quanto un acquirente è disposto a spendere.
Soldi come incentivo.
Studio su soldi dati a studenti.
Studio su soldi dati per smettere di fumare, drogarsi.
I poveri fanno scelte sbagliate in virtù della loro condizione di povertà (es fanno prestiti a breve termine con alti interessi, risp a prestiti a lungo termine con più bassi interessi).
La cosa simpatica è che l’autrice è riuscita a rinfacciare al marito di non avergli comprato un regalo per il compleanno, ma di essersi comprato una giacca per se in vista di uno sconto… messo in un libro tra le righe fa sorridere…